tronchi e muschio nella Tuscia rupestre di Viterbo

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la Storia

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La linea del Tempo degli Etruschi

gli Etruschi dell'età-villanoviana-Museo-delle-Necropoli-Rupestri
900-720 a.C.
900-720 a.C.
la formazione del popolo etrusco

età del FERRO

Nel corso dell’età del Ferro in Italia si vanno configurando quelle compagini etnico-culturali che prenderanno una loro definitiva consistenza in età storica.
Per quanto riguarda gli Etruschi la più rilevante di esse è definita convenzionalmente “villanoviana” e si sviluppa tra il IX e l’VIII secolo a.C. Costituisce la fase più antica di formazione della civiltà etrusca, rispetto alla quale manifesta evidenti tratti di continuità culturale e territoriale.
I suoi connotati sono quelli di una civiltà proto-urbana, il cui nucleo insediativo fondamentale è rappresentato dal villaggio e l’unità abitativa dalla capanna.
Le necropoli villanoviane comprendono, in una prima fase, tombe ad incinerazione in semplici pozzetti e, in una fase più recente, tombe a fossa di inumati.
Il controllo di un territorio estremamente fertile, ricco di boschi e dalle ingenti risorse del sottosuolo porterà allo sviluppo dell’agricoltura e della metallurgia, inserendo ben presto l’Etruria in un sistema di commerci a lungo raggio, al quale si deve l’arrivo di oggetti di prestigio dalla Sardegna, dal Vicino Oriente, dall’Europa transalpina e di ceramiche dipinte dalla Grecia.
tumulo etrusco dell'età-orientalizzante-Museo-delle-Necropoli-Rupestri
720-580 a.C.
720-580 a.C.
le aristocrazie principesche

età ORIENTALIZZANTE

Il periodo compreso tra gli ultimi decenni dell’VIII e gli inizi del VI secolo a.C. vede l’affermarsi in Etruria di grandi aristocrazie principesche etrusche, dalle ingenti possibilità economiche ricavate dal controllo di ampi sazi territoriali e delle relative risorse agricole, boschive e minerarie.
Soprattutto queste ultime fanno della regione un polo di attrazione per gli scambi e i commerci con popolazioni mediterranee e centro-europee di più elevato sviluppo tecnologico e culturale, creando i presupposti per la straordinaria fioritura della civiltà etrusca.
E’ agli inizi del VII secolo a.C. che si datano le prime iscrizioni in lingua etrusca, in seguito all’adozione dell’alfabeto greco euboico.
Il possesso di grandi ricchezze e il potere politico esercitato da queste aristocrazie necessitano di “segni” del raggiunto prestigio, costituiti dal palazzo, dalle imponenti tombe a camera con tumulo, dagli oggetti preziosi ed esotici che affluiscono in Etruria dalle regioni del Vicino Oriente e della Grecia, e dall’adozione del nome gentilizio.
ceramica-falisca-con-volto-di-donna-pittura-bianca-Museo-delle-Necropoli-Rupestri
580-480 a.C.
580-480 a.C.
l'ideologia urbana e l'ascesa del ceto medio

età ARCAICA

Il periodo compreso tra gli inizi del VI e i primi decenni del V secolo a.C. vede il graduale avvento nell'Etruria degli Etruschi dell’ideologia urbana, che ha riflessi non solo nella strutturazione degli abitati, ma soprattutto in acquisizioni che ne modificano l’ordinamento politico e sociale.
Non scompaiono le aristocrazie, ma il loro potere economico e politico viene ridimensionato, a favore di una più equa ridistribuzione delle risorse, connessa all’ascesa di un ceto medio di proprietari, commercianti, artigiani, e alla creazione di una classe politica eletta dai membri della comunità.
Lo sforzo architettonico è ora indirizzato verso le opere pubbliche, come le mura e le acropoli. Con la creazione della categoria architettonica del tempio la sfera religiosa viene espulsa dall’ambito familiare del culto gentilizio, per divenire espressione della comunità cittadina. Anche la tomba perde il suo connotato monumentale, a favore dell’adozione di moduli architettonici più contenuti. I contatti commerciali con la Ionia e con l’Attica assumono in questa fase un’importanza decisiva per lo sviluppo culturale dell’Etruria.
gli Etruschi dell'età-classica-Museo-delle-Necropoli-Rupestri
480-320 a.C.
480-320 a.C.
le nuove grandi aristocrazie terriere

età CLASSICA

La sconfitta subìta dagli Etruschi nelle acque di Cuma nel 474 a.C. a opera di Ierone di Siracusa segna l’inizio di una fase di contrazione della potenza economica e politica dell’Etruria. Le produzioni artistica e artigianale risentono della diminuzione dei contatti commerciali e culturali col mondo greco, dovuta alla perdita del controllo del mar Tirreno. La crisi investe soprattutto le città costiere meridionali, mentre conoscono una fase di sviluppo quelle dei distretti interno e padano.
Attraverso i porti adriatici di Spina e di Adria si apre una nuova via per il commercio con la Grecia. Nel corso del IV secolo a.C. si assiste ad una generale rinascita economica dell’Etruria, anche meridionale, in seguito ad una rioccupazione delle campagne e all’affermazione di nuove grandi aristocrazie terriere.
Questa fase di crescita trova espressione in un rinnovato impegno nell’edilizia religiosa e nell’affermarsi di nuove tradizioni nel campo della scultura, della pittura funeraria, della ceramica.
l'età-ellenistica nell'Etruria rupestre-Museo-delle-Necropoli-Rupestri
320-27 a.C.
320-27 a.C.
il graduale processo di romanizzazione

età ELLENISTICA

Il periodo compreso tra la fine del IV e il I secolo a.C. vede attuarsi in Etruria il graduale processo di romanizzazione. A partire dal IV secolo a.C. Roma interviene in modo sempre più deciso nell'Etruria degli Etruschi, conducendo guerre con singole città, intrattenendo alleanze con altre, deducendo colonie nel territorio. A partire dal 90 a.C., con le leggi di estensione della cittadinanza romana agli italici, alla lingua etrusca si sostituirà quella latina, a sancire la fine sostanziale di una civiltà.
L’artigianato di questa epoca risente dei nuovi modi di produzione e decade spesso in realizzazioni di serie, come avviene nei settori della ceramica, degli specchi, della bronzistica. L’edilizia pubblica conosce nel II secolo a.C. una fase di nuovo sviluppo, soprattutto nell’ambito religioso, come ci documentano le testimonianze della coroplastica templare. Anche la grande scultura in bronzo risente del nuovo clima culturale, inserendosi a pieno titolo nella corrente della ritrattistica cosiddetta “medio-italica”.

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